Desideriamo informarVi che è stato recentemente pubblicato un lavoro sulla rivista Contact Dermatitis, a cura di Yolanda S. Hedberg, Corola Liden, Inger Odnevall Wallinnder e Frederik Mathiason, riguardante l’importante tema del rilascio del Cromo III e del Cromo VI dai cuoi e della metodica ISO 17075 per la misurazione del Cromo VI.
Il lavoro è stato suddiviso in due distinte pubblicazioni che sono disponibili per i Soci tramite la Segreteria ed in distribuzione con la nostra newsletter. Dai lavori in oggetto si può evidenziare come l’attuale normativa abbia degli aspetti non ben definiti, che possono influenzare l’ottenimento di risultati certi e riproducibili.
Tra le variabili si cita, per esempio, come il Cromo presenti uno stato di ossidazione altamente dinamico che subisce continue variazioni a causa di più fattori.
Nel pellame sono presenti sostanze riducenti che possono quindi alterare il valore di Cr VI realmente presente ciò può anche voler dire che il quantitativo di Cr III estraibile riscontrato non può essere ignorato.
Inoltre, la normativa non riporta un controllo puntuale della temperatura alla quale debbano essere condotte tutte le varie operazioni della analisi è stato però evidenziato che esiste una correlazione importante tra la stessa ed il valore di Cr totale trovato.
Tale relazione è valida anche per quanto riguarda l’esposizione all’irraggiamento UV e per l’umidità relativa del pellame (quest’ultimo parametro sviluppato con attenzione nel secondo lavoro).
Tali lavori, fanno emergere varie situazioni in cui necessariamente occorrono ulteriori approfondimenti, per determinare in modo più coerente la metodica analitica oggetto di revisione della norma 17075. La norma attualmente è sottoposta a una revisione approfondita da parte della Commissione IULTCS riguardante i metodi chimici (IUC) e sarà anche parte di un dibattito organizzato dall’Associazione dei Chimici del Cuoio Inglese sul tema del Cromo che si terrà il 23 di Aprile in Northampton (UK).
È sempre più opportuno, un confronto con le varie organizzazioni, affinché, i test scientifici condotti, dai vari organismi competenti (tra i quali la SSIP), possano essere valutati e tenuti in giusta considerazione, confrontandoli anche con parametri e metodiche provenienti da altri settori, ad esempio quelli dell’industria della cosmesi e altri che per contatto sono soggetti a sensibilizzazione, prima dell’approvazione finale.
I due lavori aprono la possibilità di una nuova discussione ed eventuale revisione dell’attuale metodica analitica ISO 17075 che in qualità di standard approvato rimane comunque il riferimento per leggi e regolamenti (Reach), normative tecniche, capitolati. L’Associazione provvederà ad informare i Soci dei futuri sviluppi in materia.
We wish to inform you that a work concerning the important issue of the release of Chromium III and Chromium VI from leather and the method ISO 17075 for the measurement of Chromium VI has recently been published by Yolanda S. Hedberg, Corola Liden, Inger Odnevall Wallinnder and Frederik Mathiason in the Journal of Contact Dermatitis.
The work was subdivided into two separate publications and are available for members trough secretary or via newsletter. From these works it can be underlined that in the current regulations there are many aspects that are not clearly defined, thus affecting the achievement of certain and reproducible results. Among other variables, for example, the work mentions that Chromium has an highly dynamic oxidation status that is subject to continuous changes due to several factors.
Leather contains reducing substances that can change the real value of CR VI present in leather this could also imply that the quantity of extractable Cr III detected must not be ignored.
Furthermore, the regulations do not provide an accurate control of the temperature at which all the various testing operations must be conducted it was however highlighted that there is an important correlation between temperature and the total Chromium value found. Such relation is valid also with reference to the exposure to UV rays and to the relative humidity of leather (the latter parameter is extensively examined in the second publication).
These works show that there are various situations that must necessarily be addressed by further research, in order to determine the most consistent analytical method for the revision of the rule 17075. The rule is currently undergoing a thorough review by the IULTCS Commission on Chemical Methods (IUC) and will also be part of a debate organized by the UK Association of Leather Chemists regarding Chromium that will be held on April 23rd in Northampton (UK).
It is increasingly important to establish a close cooperation among the various organizations, in order to ensure that the scientific tests performed by every relevant body (among which SSIP) can be assessed and taken into due consideration, even by comparing them with parameters and methods of other industries, for example the ones of the cosmetic industry and in other industries concerned with contact sensitization, before the final approval.
The two works open up the possibility of a new discussion and possible revision of the current test method ISO 17075 that as an approved standard remains the reference document for laws and regualtions (Reach), technical rules, specifications.
The Association will keep the Partners informed about future developments.